venerdì 18 gennaio 2013

Un invito a cena

Stasera invito a cena a casa di amici, di amici. Cosa portare? 
Non conosco i padroni di casa, né la casa. 
Un mazzo di fiori? Carino sì, ma se penso a come potrei essere io in quella situazione...'in agitazione per la riuscita della serata'.... m'immagino sulla porta di casa con un mazzo di fiori in mano, gli ospiti da accogliere, salutare, baciare, mentre nel forno (forse) si sta bruciacchiando la lasagna ......no fiori no.
Dolcetti, una scatola di cioccolatini, vassoietto di biscottini?....humm, non so. Mi sa tanto di visita da ospedale o di incontro pomeridiano per un tè.
Potrei portare o preparare un dolce, ma dovrei sapere almeno cosa prevede la cena. Se fosse a base di pesce andrebbe bene una delizia al limone, o un budino all'arancia, o una bavarese al mandarino, insomma qualcosa di delicato a base di agrumi. In caso contrario una morbida torta al cioccolato andrebbe sempre bene, a chi non piace il cioccolato? 
E se invece avessero già pensato anche al dolce? Io sicuramente lo farei, figurati se una buona padrona di casa non prevede anche il dessert!
Allora una bottiglia di vino, bianco o rosso? robusto, caldo, pieno, sapido......aiuto!!!

Che faccio? Chiamo. Nel primo pomeriggio, così non disturbo troppo, saluto e ringrazio dell'invito senza, dilungarmi troppo e chiedo cosa posso portare. A questo punto mi verrà risposto di non portare nulla, <figuriamoci non è necessario>.
Passerò da un fiorista e prenderò una pianticella in vaso, piccola, carina, ma non eccessiva e con la pianticella un bel biglietto di ringraziamento scritto a mano, con cura, con la data, i nomi, le parole di rito, come non si usa più.

A volte basta poco per dire grazie

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